domenica 20 luglio 2008


SUSSIDIO PER I BAMBINI a cura di Danila de Simeis


Il Vangelo di oggi è la continuazione di quello di domenica scorsa: ricordate? L’evangelista Matteo ci ha raccontato che Gesù, seduto su una barca vicino alla riva del Lago, parla alla gente con molte parabole.Di fatto, però, la scorsa domenica, di parabola ne abbiamo ascoltata una sola, quella del seminatore.Oggi invece la Parola di Dio ce ne offre addirittura tre, tre diversi esempi che il Rabbi di Nazareth sceglie per spiegare com’è il Regno di Dio.
Permettetemi però, prima di tutto, una domanda: quando sentiamo parlare del Regno di Dio, a cosa pensiamo? Nel Padre Nostro chiediamo “Venga il tuo Regno”; Giovanni Battista e poi lo stesso Gesù hanno annunciato: “Il Regno di Dio è vicino”, ma noi cosa abbiamo in mente quando si parla del Regno?Sono sicura che la maggior parte di noi ha dentro una sua idea, ma è un po’ confusa e non troviamo facilmente le parole per esprimerci.
È normale, sapete? È così per me, per voi, credo sia così anche per i teologi che hanno studiato tante cose su Dio! Allora proviamo semplicemente a riflettere insieme.
Per prima cosa possiamo dire che cosa non è il Regno di Dio: non è il regno di un re con il castello e l’esercito; non è il regno degli antichi egizi, con le piramidi grandiose; non è l’impero degli antichi romani! Dio, l’abbiamo detto tante volte, regna con l’amore, mostra il suo potere con l’amore. Quindi il Regno di Dio è il Regno dell’amore!
Non dobbiamo pensare solo al Paradiso, alla terra nuova e ai cieli nuovi che ci attendono quando questo mondo finirà! Il Regno di Dio è già qui, in mezzo a noi, ogni volta che le persone vivono davvero nell’amore!Quando riusciamo ad amare veramente, con generosità, senza pretendere nulla in cambio, allora il Regno di Dio è in mezzo a noi.Ogni volta che siamo capaci di perdonare, di non vendicarci, di non rispondere al male con il male, lì è presente il Regno di Dio, proprio grazie a noi!
Magari state pensando: ma di un Regno così, non si accorge nessuno…Sì, è vero! È un Regno che non si fa pubblicità, che non mette le insegne luminose, che non vuole essere notato a tutti i costi. Per farci capire com’è il Regno di Dio, il Maestro di Nazareth usa il paragone con il granello di senape e con il lievito nella farina.
Avete mai visto il seme della senape? È un puntino nero, piccolo piccolo, come la testa di uno spillo. Eppure, questo seme minuscolo, una volta seminato, dà vita ad un albero grande, con tanti rami robusti, dove gli uccelli possono fare il nido.Dice Gesù: ecco, il Regno di Dio è qualcosa di piccolo, quasi invisibile, come il granellino di senape, ma racchiude tutta la forza per diventare un albero grande!L’altra parabola possiamo sperimentarla tutti, anche a casa nostra, provando a impastare il pane o la pizza: se mescoliamo acqua, farina e un po’ di sale, non viene fuori granché di buono. Però se aggiungiamo un pochino di lievito, tutto l’impasto si gonfierà, diventerà soffice e buonissimo da mangiare. Il lievito, a vederlo, non sembra niente di speciale ed il suo odore non è gradito proprio a tutti. Una volta mescolato nell’impasto, poi, chi lo riconosce più?
Ma quel po’ di lievito ha il potere di far fermentare l’impasto e dar da mangiare a tante persone!Così è il Regno di Dio: piccolo, semplice, quasi non ci si accorge della sua presenza, ma intanto agisce come il lievito nell’impasto!Gesù racconta queste due parabole perché sa bene quello che pensa la gente che lo ascolta predicare. Quelle folle, quando sentono parlare di un Regno, pensano subito al potere dei Romani, che li opprime e li impoverisce. Perciò, ascoltando Giovanni Battista e Gesù annunciare il Regno di Dio, molti pensavano: “Ecco! Questi Romani si credono fortissimi, invincibili! Ma ora arriverà il Regno di Dio e li distruggerà, li annienterà! E allora vedremo chi è il più forte!”Gesù lo sa bene che tanti pensavano così (e quanti ragionano così ancora oggi!!!) e vuol chiarire le idee a chi le ha un po’ confuse: perciò usa il paragone del granellino di senape e del lievito, per spiegare che il Regno di Dio non è il regno della potenza che opprime, che distrugge, che fa paura!No!
È il Regno della forza esplosiva della vita, quella straordinaria energia che fa crescere il seme e fa lievitare l’impasto!Il Regno di Dio è il regno della forza dell’amore che non spaventa e non schiaccia nessuno, ma fa vivere nella gioia!Qualcuno, già me lo immagino, specialmente tra i più grandi, starà pensando adesso: “Ma se il Regno di Dio è presente ogni volta che ci si ama e che si vive secondo il cuore di Dio, com’è possibile che dopo più di 2000 anni ci sia ancora il male? Se il Regno di Dio è la forza dell’amore, com’è che tanta gente è crudele e compie il male? Come mai Dio, con la sua forza che può tutto, non cancella dal mondo tutti i cattivi, tutti quelli che fanno il male?”
Sono domande che si fanno gli uomini e le donne di ogni tempo, anche coloro che vivevano al tempo di Gesù, e questo il Maestro di Nazareth lo sa bene. Perciò racconta un’altra parabola, quella del grano e della zizzania.
È la storia di un contadino che ha seminato il buon grano nel suo campo, ma il suo nemico va di notte, di nascosto, e semina la zizzania. Cos’è la zizzania? È un’erbaccia, che appena spunta assomiglia allo stelo di frumento, poi cresce robusta e occupa spazio nel campo, ma non serve a nulla: non è buona da mangiare né per le persone né per gli animali, si può solo bruciarla.Quando i servi del contadino si accorgono che nel campo, insieme al grano, sta crescendo anche la zizzania, propongono al loro padrone: “Strappiamola via!”“No – risponde il padrone – altrimenti c’è il pericolo di strappare via anche le piantine buone, per errore! E neppure una piantina di grano deve essere sciupata! Lasciamo crescere il grano e la zizzania fianco a fianco: al momento del raccolto, quando le spighe saranno grandi e forti, e non ci si può confondere, strapperemo tutte le erbacce e le bruceremo.”
Spiega Gesù che il Padre Buono ragiona proprio come il contadino della parabola: lo sa, lo vede, che il Diavolo, il suo nemico, continua a seminare il male e che tante persone agiscono con cattiveria. Dio Padre lo sa, lo vede, che tanta gente vorrebbe strappare via tutta la zizzania, cioè la cattiveria, per distruggerla. Ma Dio Padre ha pazienza e aspetta il momento giusto.Verrà quel tempo, che solo Lui conosce, in cui il buon grano sarà messo al sicuro e la zizzania sarà bruciata. Non sappiamo quando accadrà, ma sappiamo che arriverà anche quel giorno. Forse sarà domani, forse sarà tra moltissimo tempo, questo non possiamo saperlo, ma non ha importanza, perché Dio misura le cose molto diversamente da noi, ragionando non sul tempo, ma sull’eternità!
Questa cosa l’ho capita meglio quando Davide, un mio amico, mi ha spiegato che le farfalle hanno una vita molto molto breve rispetto alla vita degli esseri umani: vivono appena un giorno o due. Allora, proviamo per un momento a pensare di parlare la lingua delle farfalle e dire ad una di loro: “Dio Padre cancellerà il male dal mondo tra due settimane!”
A noi sembrerebbe un’attesa molto breve, ma per la farfalla sarebbe sette volte la lunghezza di tutta la sua vita: un tempo superlunghissimissimo!!!!Così è per noi: quando proviamo a pensare all’eternità, la nostra vita dura come quella di una farfalla e i tempi di Dio ci possono sembrare superextralunghissimi!Ma fidiamoci di Lui, che conosce ogni cosa.Piuttosto, mentre aspettiamo che arrivi il tempo stabilito da Dio, impegniamoci ogni giorno a vivere nell’amore e a perdonare, così da assomigliare sempre più a Gesù. Così renderemo sempre presente tra noi il Regno di Dio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Interessante, stiamo cercando di fare il possibile per la venuta del Regno sorella, ma basta che accendi la tv per vedere l'apocalisse ma sopratutto l'apocalisse nei cuori. Ti annuncio che Gesu' Nostro Signore Ritorna nella Gloria (leggi www.jnsr.be entra in questo sito scegli la pagina italiana e clicca nei messaggi di Gesu' e Maria. Ci sono molti falsi profeti e' vero ma a Dozule' Gesu' Parla). Ho a casa una Croce Gloriosa e attendo il ritorno di Gesu'. L'apocalisse e' nei cuori ma ci sara' anche fuori come? Preghiamo e pensiamo che con la Parusia ci sara' un'era di pace non quella new age, ma quella di Dio 3 volte santo con il Trionfo del Cuore Immacolato di Maria che schiaccera' la testa del Maledetto che sta dilaniando l'uomo per distruggere tutto e lottare contro il Padre Nostro.
Ci sara' un intervento di Misericordia Straordinaria.
Ed un era di pace dove la serpe sara' legata per 1000 anni.
Nessuno conosce la data ma pare che ci siamo. Quindi viviamo sereni ma almeno abbiamo questa forte speranza che l'umanita' cambiera'. Non so se conosci Medjugorje siamo in attesa del compimento dei 10 segreti e se li dira' Mirjana al sacerdote che annunciera' 3 giorni prima il quale lo dira' al mondo intero del grande segno, vuol dire che se lei ha circa 40 anni ci siamo.
Inoltre siamo tante anime molto sofferenti e sentiamo nello spirito questo parto spirituale che deve avvenire attraverso Maria.
Attenzione ai falsi profeti persino a Medjugorje c'e' una che non centra con i Veggenti della Gospa, la quale vede Maria e gli ufo. Pensa cosa inventerebbe satana se non gli ufo per creare confusione spirituale?
Grande apostasia, grande confusione e quando arrivera' anche l'anticristo ricordati il TOTUS TOTUS DEL MONFORT.
Egli fara' anche miracoli in nome di Dio ma non amera' Maria. Da qui capiremo.
Preghiamo fiduciosi io dico il Padre Nostro con l'intenzione VENGA IL TUO REGNO dentro l'uomo ma in tutto come il Padre ha pensato. Solo cosi' non ci sara' pi' la morte ne affanno ne lamento perche' le cose di prima sono passate.
Preghiamo intensamente tutto nella pace. Certo io non vedo l'ora perche' il mondo e' in un baratro dove solo un intervento del Signore puo' cambiare tutto e Lui ha detto a Dozule' che liberera' i suoi figli in mezzo a orde di demoni.
Coraggio
GESU' NOSTRO SIGNORE RITORNA
VIENI SIGNORE GESU'
Miriam